“La presenza di “un’area per cani” funzionante…è un’esigenza avvertita da molti cittadini…”

La presenza di “un’area per cani” funzionante e ben gestita, è un’esigenza avvertita da molti cittadini, dal momento che ormai gli amici a 4 zampe sono diventati parte integrante della vita di molti di noi, veri e propri componenti delle nostre famiglie. Offrire alla comunità uno spazio verde dedicato ai cani, è un servizio che comporta bassi costi di manutenzione e che costituisce, in tutte le città dove ormai è presente, un luogo di ritrovo e nel contempo un segno di  sensibilità e civiltà. Spesso poi la loro realizzazione permette il recupero di zone che altrimenti finirebbero per incarnare  un simbolo  di degrado urbano. A Todi si è provato a realizzare un’area cani, ma demandando il progetto  quasi esclusivamente a carico di cittadini volenterosi (Associazione Atta) che, lasciati soli, non sono riusciti a far fronte alla gestione della stessa. Troppo spesso le varie amministrazioni che si sono susseguite, hanno delegato alla buona volontà e al  lodevole senso civico dei privati (che hanno impiegato  tempo e denaro), compiti che invece erano di loro pertinenza. È veramente triste vedere uno spazio che prima era funzionale e ben allestito, ridotto ad un pezzo di terreno abbandonato, dove regna il degrado e la sporcizia: erba alta, rifiuti, recinzione distrutta da vandali che hanno persino rubato il cancello. Sarebbe quindi auspicabile, così come accade in tutte le altre città, che il Comune facesse propria questa iniziativa,  un progetto che certamente troverebbe il plauso ed il gradimento di tutta la cittadinanza, non solo dei tuderti  possessori di cani, che avrebbero uno spazio sicuro dove portare i propri animali, ma di tutti coloro che apprezzano l’impegno di un’amministrazione attenta  a salvaguardare dal degrado un pezzo della nostra Todi. Inoltre è noto a tutti che ormai le città “dog friendley” sono tra le mete più visitate, sistemare l’area cani conviene e se proprio l’Amministrazione non vuol vedere la sua realizzazione come un gesto di civiltà, la consideri  “una furbata turistica” e pensi al ritorno economico.
MoVimento Tuderti 5
Rosaria Marchetti